Aglio Rosso di Castelliri

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L’Aglio Rosso di Castelliri deriva dall’incrocio tra aglio bianco e aglio rosa, piante usate fin dall’antichità per diversi scopi (specie Allium sativum). Questa tipologia è caratterizzata dalla forma ovale del bulbo, con un peso che normalmente si aggira intorno ai 60g. Si presenta con la pellicola esterna color bianco, e quella immediatamente sotto color rosso porpora. Le coltivazioni della bulbosa, in queste zone del Lazio, è presente da tempi remoti e si è legata alla tradizione. Le testimonianze , giunte a noi, sono sia orali che fotografiche e raccontano dei metodi di coltivazione che ancora oggi sono rispettati e tramandati. I terreni su cui sono sviluppate le coltivazioni sono per lo più argillosi, su cui vengono inserite le piantine in filari paralleli. La semina avviene manualmente nel periodo tra dicembre e gennaio, per arrivare al raccolto in giugno. La lavorazione prevede l’asciugatura dei bulbi e il successivo intreccio, rigorosamente con tecniche manuale. Il sapore acre, l’aroma pungente e quasi piccante, e l’ottima conservabilità dell’aglio rosso di Castelliri ne hanno consacrato l’utilizzo in cucina. Oggi il comune e l’Assessorato alle attività produttive si sono uniti con la giovane cooperativa per promuovere questo prodotto, altrimenti a rischio estinzione. L’obbiettivo finale è di avere il marchio DOP o IGP.

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