Giardino Moreno Monet

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Villa Mariani è un angolo di pace situato nella parte alta di Bordighera. Il suo parco fitto di piante è quanto rimane del famoso Giardino Moreno. Intorno al 1830, Vincenzo Moreno, un ricco commerciante dI olio di Bordighera, cominciò a raccogliere, durante i viaggi, i semi di numerose piante esotiche, introducendo così molte nuove specie sulla riviera ligure e nel suo giardino, annesso alla villa, che a partire dal 1860 venne progettato dall’architetto francese Garnier.

Nel 1884 il giardino era già noto a livello internazionale per la ricchezza della flora: negli 80 ha di terreno crescevano molte piante esotiche, ulivi, aranci, limoni, mandarini e palme, la cui bellezza attirava le visite di diversi pittori, scrittori e viaggiatori famosi, tra cui il pittore Claude Monet, che in una lettera scrisse: “Un giardino come quello e indescrivibile, è magia pura, tutte le piante del mondo crescono là, senza sembrare curate”.
Ancora oggi percorrendo il parco si possono distinguere le parti del giardino che hanno ispirato Monet nei tre dipinti realizzati nel 1884: “Veduta di Ventimiglia”, “Studio di piante e ulivo”, e “Giardino di Bordighera, Impressioni del mattino”: passeggiando oggi nel giardino si possono ancora scorgere i tre punti in cui il grande pittore di mise a dipingere. Del meraviglioso parco parlò anche Antonio Fogazzaro, raccontando di una “vegetazione che stordisce”.

Alla morte di Vincenzo Moreno il terreno venne lottizzato in appezzamenti più piccoli, oggi compresi tra Via Romana e Via Tumiati, negli attuali Giardini Monet, Villa Palmizi e Villa Schiva.
Fu la Contessa Fanshawe ad acquisire quello che costituisce il terreno occupato dal giardino attuale. Dal 1909, ciò che rimane del Giardino Moreno divenne proprietà dell’artista Pompeo Mariani che ne commissionò alcuni ampliamenti agli architetti Broggi e Winter, per farne la sua dimora. Dopo aver portato a termine alcuni lavori, tra cui la costruzione dell’Atelier denominato “Specola”, nel 1998 lo trasformò in ente, volto a tutelare le strutture paesaggistico-architettoniche.

Il parco
Ad oggi il giardino, suddiviso su quattro fasce, conserva le atmosfere ottocentesche nonostante le vicissitudini passate. Grazie ad acquisizioni di terreni adiacenti è arrivato a un ettaro di estensione, in cui si trovano piccole fontane, palme, agrumi, diversi ulivi secolari e testimonianze della ricca flora di un tempo, tra cui un Pinus canariensis di oltre 40 metri, una secolare Araucaria excelsa, una Jubaea spectabilis specie endemica della zona costiera meridionale del Cile, e un grande Ginko biloba.

La villa, restaurata all’esterno e all’interno, ospita un museo dedicato al pittore lombardi Pompeo Mariani (1857-1927), gestito dalla Fondazione Pompeo Mariani che si occupa di valorizzare le opere dell’artista tramite mostre e iniziative.

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