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Mastroberardino è la casa vitivinicola più antica della Campania; è stata fondata nei primi anni del Settecento, ha sede nell’Ottocentesca cantina nel comune di Atripalda, nel comune di Avellino. 

Oggi a capo dell’azienda troviamo Piero Mastroberardino, figlio di Antonio che nel dopoguerra
con grande lungimiranza aveva puntato sulla riscoperta i vitigni autoctoni irpini.
L’azienda ha da sempre un forte legame con il territorio circostante, che viene mantenuto grazie alle più recenti innovazioni tecnologiche e alla sperimentazione per esplorare le potenzialità dei “nuovi vecchi vitigni”; per ottenere uve della massima qualità possiede tenute in ciascuna delle aree maggiormente vocate alla viticoltura nel territorio campano: Mirabella Eclano, Montemarano, Pietradefusi, Lapio, Manocalzati, Montefalcone, Santo Stefano al Sole, Montefusco, Tufo, Petruro Irpino, Santa Paolina, Apice e Pompei.
Mirabella Eclano è la principale tenuta della famiglia: qui i vigneti si trovano immersi in panorama naturale, poco distante dagli scavi dell’antica Aeclanum. Il terreno collinare, situato a un’altitudine tra 350 e 450 m slm, si sviluppa su più colline e diverse esposizioni su un suolo originatosi da marne calcaree: sui suoli con maggiore sostanza organica e matrice vulcanica sono dedicate alle varietà alla bacca rossa mentre quelle a bacca bianca prediligono terreni più calcarei e argillosi.
Le altre tenute presentano caratteristiche pedologiche che le rendono uniche; suoli argillosi o sabbiosi, calcarei o ricchi di scheletro, conferiranno alle uve note aromatiche e minerali che le renderanno uniche nel loro genere.
La particolare e caratteristica cantina è un’ambita meta per molti visitatori italiani e stranieri, desiderosi di poter ammirare le cupole delle grotte di invecchiamento e affinamento, che ospitano opere di artisti come Raffaele de Rosa, Doina Boetz, Maria Micozzi, Patrizia Comand e Felice Nittolo.

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